La terapia inalatoria, per via aerosolica o attraverso spray inalatori, viene spesso prescritta per numerose patologie respiratorie, tra le quali: l’iperreattività bronchiale in età prescolare, l’asma e la tosse in generale. La possibilità di somministrare i farmaci direttamente alle vie aeree permette di ottenere l’effetto terapeutico, riducendo al minimo gli effetti collaterali. L’efficacia dei farmaci inalati è, tuttavia, influenzata da vari fattori tra i quali: la composizione chimica del farmaco e le caratteristiche specifiche dei vari strumenti per inalazione. Sono a disposizione diverse modalità di inalazione dei farmaci con rispettivi vantaggi e limiti che devono essere presi in considerazione da parte del medico prescrittore. Devono essere valutati i seguenti aspetti:

  • l’inalatore si deve adattare alle caratteristiche del paziente (relativamente all’età ed a differenze individuali/familiari)
  • considerare il sistema di inalazione adatto ai farmaci prescritti
  • formare il paziente e la famiglia all’utilizzo ed alla gestione corretta dell’inalatore scelto

I farmaci utilizzati per via inalatoria possono essere somministrati tramite:

  • nebulizzatori o aerosol ad ultrasuoni, ad aria compressa o con sistema “Mesh”
  • aerosol predosati in bombolette pressurizzate (spray o MDI)
  • erogatori di polvere o DPI (più frequentemente utilizzati in età adulta)

La terapia aerosolica I sistemi più tradizionali di erogazione dei farmaci inalatori sono gli apparecchi nebulizzatori.

In Italia, la terapia tradizionale aerosolica viene ancora molto impiegata soprattutto nei bambini più piccoli e meno collaborativi quando può risultare complicato effettuare la terapia con le bombolette spray in modo appropriato. Gli aerosol o nebulizzatori vengono utilizzati anche quando le condizioni non richiedono una terapia con farmaci specifici, ma per la semplice somministrazione di soluzione salina isotonica o ipertonica con l’intento per esempio di fluidificare le secrezioni.

Per una corretta terapia con i nebulizzatori è necessario seguire alcuni accorgimenti:

  • la terapia aerosolica va somministrata con il bambino sveglio che respira tranquillamente, possibilmente senza piangere
  • il volume del liquido immesso nell’ampolla dell’apparecchio non deve essere inferiore a 3 ml, dato che questo volume garantisce una nebulizzazione di durata efficace;
  • la mascherina dell’aerosol deve essere appropriata e mantenuta ben aderente al viso;
  • è utile lavare il viso dopo la nebulizzazione con mascherina (particolarmente dopo l’uso di cortisonici).

La terapia con spray inalatori

Questa modalità di somministrazione è rappresentata da bombolette spray pressurizzate o MDI aerosol predosati in bombolette. L’MDI è costituito da una bomboletta all’interno della quale il farmaco si trova in sospensione o in soluzione. Gli MDI contenenti formulazioni in sospensione sono costituiti da un’associazione tra principio attivo in forma non solubile (polvere solida) ed un propellente. Per tale motivo, al fine di garantire un’omogenea distribuzione di farmaco e riproducibilità della dose, la formulazione in sospensione deve essere agitata prima dell’inalazione. Il principale problema nell’uso degli spray inalatori è la necessità di una buona coordinazione fra l’erogazione del farmaco e l’inizio dell’atto inspiratorio, che devono avvenire contemporaneamente. Questo aspetto può facilmente essere ovviato con l’utilizzo di un distanziatore che è consigliato nei bambini più piccoli ma anche negli adolescenti. I pazienti con un’ età inferiore a 6-8 anni, devono utilizzare distanziatori muniti di mascherina, mentre i bambini >8 anni possono adoperare un distanziatore solo con boccaglio. L’utilizzo del distanziatore ha diversi altri benefici terapeutici, tra i quali: facilita la deposizione delle particelle più grandi sulle pareti dello stesso riducendo la quota destinata all’orofaringe e i conseguenti effetti collaterali senza inficiare la dose di farmaco che raggiunge e si deposita a livello delle vie aeree inferiori.

Per una corretta somministrazione della terapia con gli spray è necessario:

  1. Togliere il cappuccio, agitare l’inalatore e inserirlo nel distanziatore.
  2. Portare il boccaglio alla bocca o la mascherina ben aderente al viso.
  3. Premere la bomboletta per effettuare l’erogazione.
  4. Far compiere al bambino piccolo alcuni atti respiratori, profondi ma a respiro tranquillo.
  5. Ripetere la procedura, se indicato, per la seconda inalazione.
  6. Sciacquare bene la bocca dopo l’inalazione (per ridurre il rischio di candidiasi)

Altrettanto importante è che la terapia inalatoria venga eseguita in maniera corretta al fine di ottenere il risultato terapeutico voluto. La tecnica di utilizzo corretta dovrebbe essere illustrata alla famiglia già in sede di visita e, lo stesso personale sanitario (medico, infermiere o fisioterapista) deve verificarne la corretta comprensione. Tale educazione si potrà avvalere di fogli riassuntivi e semplificati sulla modalità d’utilizzo del “device” scelto, ma non potrà esimersi da delle prove pratiche eseguite al momento della visita.

Gli spray pre-dosati, sempre più utilizzati anche in età pediatrica, facilitano un’efficace assunzione del farmaco se utilizzati adeguatamente; purtroppo frequentemente la tecnica di somministrazione della terapia non è corretta, influenzando l’andamento della malattia stessa. Diverse revisioni della letteratura hanno dimostrato che una percentuale considerevole dei pazienti affetti da asma, effettua gravi errori nell’uso degli inalatori per una scarsa capacità di eseguire correttamente il trattamento. Questo rende la terapia inalatoria inefficace nel controllo dell’asma che talvolta viene erroneamente considerata “non responsiva al trattamento”, portando il medico ad aumentare il dosaggio dei farmaci o a prescrivere esami diagnostici invasivi non necessari. La terapia inalatoria a spray predosati permette inoltre il suo utilizzo nel bambino più grande che, qualora il suo respiro andasse in crisi durante l’attività fisica/sportiva, ha a portata di mano il farmaco di pronto sollievo.