L’asma nei bambini per le famiglie

L’asma è una malattia infiammatoria cronica dei bronchi, caratterizzata da difficoltà respiratoria e sibili espiratori.

Quale è la frequenza?

L’asma bronchiale è una patologia molto diffusa: in Italia colpisce il 10% dei bambini sopra i sei anni. Gli episodi di ostruzione bronchiale possono iniziare anche in età prescolare ma molti bambini migliorano con la crescita.

Quali sono le cause?

Le principali cause dell’asma sono:

Infezioni, soprattutto nei bimbi più piccoli. Le infezioni, in particolare quelle virali, sono la causa principale di asma nei primi anni di vita. La maggior parte dei bambini asmatici presenta i sintomi prevalentemente durante il periodo autunnale e invernale;

L’allergia a polvere, muffe, pelo di alcuni animali (gatto, cane, cavallo), pollini, graminacee, parietaria, olivo. Raramente causano episodi asmatici alcuni alimenti (es. latte vaccino, l’uovo, il pesce) e additivi alimentari;

Condizioni ambientali. I bambini che frequentano ambienti particolarmente inquinati, non puliti, polverosi, o che hanno uno o entrambi i genitori fumatori, sono maggiormente esposti all’asma;

Attività fisica. Più della metà dei bambini sofferenti di asma bronchiale può presentare tosse o affanno durante l’attività fisica (asma da sforzo). Il bambino affetto da asma da sforzo non ha controindicazioni ad eseguire l’attività sportiva. Esistono inoltre farmaci che, somministrati alcuni minuti prima dell’attività fisica, consentono un idoneo controllo dell’asma da sforzo.

Quali sono i sintomi più comuni?

In genere il bambino comincia a presentare una tosse secca e stizzosa, a riposo o durante il gioco o la corsa. In alcuni casi la sintomatologia è marcata a causa dello spasmo dei bronchi, si percepiscono fischi e sibili durante l’espirazione dell’aria e il bambino avverte difficoltà respiratoria.

Come si fa la diagnosi?

Frequentemente la diagnosi viene dalla visita del Pediatra che riscontra la presenza di sibili in occasione di tosse secca e insistente. Una conferma clinica del sospetto di asma è data dal riscontro di un immediato miglioramento della respirazione che si verifica con la somministrazione di broncodilatatori. Spesso, i genitori riferiscono che il bambino presenta la tosse quando ride o gioca o fa attività fisica (asma da sforzo).

Una conferma ulteriore della diagnosi è possibile tramite l’esecuzione di un esame che analizza la quantità di aria che il bambino riesce a emettere con un forte soffio (la spirometria). Questo esame è eseguibile intorno ai 5-6 anni. L’esecuzione delle prove allergiche consente di verificare la presenza di eventuali allergie del bambino asmatico.

Quale terapia?

La terapia per curare l’asma talvolta richiede l’utilizzo di farmaci. Tuttavia è indispensabile tenere sotto controllo i fattori ambientali. È inoltre indispensabile che la tecnica di assunzione dei farmaci somministrati per inalazione sia spiegata dal pediatra e verificata alle visite di controllo.

– La terapia farmacologica

I medicinali vanno somministrati soltanto dopo aver consultato un Medico. I farmaci anti-asmatici in commercio sono impiegati sia per la cura della crisi asmatica, sia per la prevenzione dei successivi episodi. Negli ultimi decenni abbiamo progressivamente assistito alla sostituzione della via di somministrazione dei farmaci per l’asma da quella classica (orale), a quella inalatoria. Gli strumenti per l’inalazione dei farmaci sono rappresentati dagli apparecchi nebulizzatori, dagli spray dosati e dalle polveri.

– I vaccini per i bambini

I vaccini o anche chiamati immunoterapia allergene specifica (AIT) desensibilizzante ha l’obiettivo di eliminare o attenuare la sensibilizzazione allergica verso una specifica sostanza (allergene) attraverso la periodica somministrazione dello stesso allergene. Attualmente il ricorso alla AIT va preso in considerazione solo nei casi di allergia verso una sola sostanza oppure quando si osservi una stretta correlazione fra esposizione ad un allergene e comparsa dei sintomi respiratori. La corretta indicazione ad avviare la AIT e la durata della stessa va sempre affrontata con uno specialista pediatra che si occupa di allergia ed asma allergico.